Hastings, la vittoria di chi?

In Italia nessuno ne parla ma per l’Inghilterra è un evento che ogni inglese conosce: la battaglia di Hastings combattuta 950 anni fa, il 14 ottobre 1066, l’ultima volta che un esercito straniero mise piede in Inghilterra.

Da una parte erano schierati i residenti, gli angli e i sassoni, comandati da Harold II d’Inghilterra, in inglese Harold Godwinson, 44 anni circa, figlio di Godwin conte di Wessex, che da dieci mesi sedeva sul trono di Edoardo il Confessore.

Dall’altra c’è un normanno di 38 anni, il Duca Guglielmo il Bastardo, figlio di Roberto I di Normandia e di una tale Arletta che, a seconda degli storici, era figlia di un servitore, di un conciatore o di un preparatore di salme.

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Navigazioni Medioevali

Dopo l’incredibile successo di “Grandi navigazioni dei popoli del Mediterraneo, dall’antichità alla Roma imperiale” (in corso la 3° ristampa), prosegue lo studio della storia della navigazione con l’uscita di “Navigazioni Medioevali. Dall’impero romano al 1500”.

Dalla fine dell’Impero romano d’Occidente per secoli in tanti sono andati in America, alcuni attraversando Atlantico e altri il Pacifico, finché all’improvviso, e senza un apparente motivo, arriva dal Portogallo un naufrago chiamato Cristoforo Colombo. La regina di Castiglia lo nomina Ammiraglio del Mare Oceano e gli da non una ma ben tre navi per andare in America. Perché? Perché a lui? Perché allora? Chi l’ha veramente scoperta e le diede il nome America?  Chi fece sparire le carte dove appariva l’America prima del 1492 e perché? Cosa si nasconde dietro uno dei più grandi imbrogli della storia?

Continua così il grande viaggio della storia nella navigazione che a partire dal primo volume “Grandi navigazioni dei popoli del Mediterraneo, dall’antichità alla Roma imperiale” intende esplorare metodi e strumenti dell’arte della navigazione dei popoli, dall’antichità ad oggi.

In uscita: Aprile 2021

Ordinabile in Libreria, Amazon o direttamente all’autore con dedica personalizzata.

Prezzo: 19€ – Codice Isbn: 9791220325240

Ci sono troppe tasse

Ci sono troppe tasse. Chi non ha mai sentito questa frase? Chi non ha mai pronunciato questa frase?

Chiariamo i termini. Le tasse sono prelievi diretti che lo stato preleva direttamente dalle tasche di ogni cittadino; le imposte sono prelievi indiretti che lo stato effettua senza il controllo diretto del cittadino.

Le tasse sono prelevate in seguito alla dichiarazione dei redditi

Le imposte sono prelevate tutte le volte che acquistiamo qualcosa, ad esempio l’Iva.

Le tasse sono specifiche per quella persona o azienda, le imposte sono uguali per tutti. Potremmo dire che le imposte indirette sono democratiche perché sono uguali per tutti, ma proprio qui sta la truffa. 

Non c’è nulla di più ingiusto del trattare nello stesso modo persone differenti. 

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Sogni

Sappiamo tutti che una delle cause principali della situazione in cui ci troviamo è la moneta, per essere più precisi, è la scarsità di moneta, e con essa la scarsità di una serie di beni materiali e immateriali sia sul piano individuale che statale. 

Una deli beni più importanti della nostra vita è il tempo, quella cosa che abbiamo non pochi problemi se la dobbiamo definire, ma che misuriamo e che conosciamo perfettamente quando non abbiamo tempo per fare una delle tante cose che vorremmo fare. Nel Medioevo si diceva che Dio dava il tempo gratis, e così, siccome c’era tempo, ogni oggetto della vita quotidiana era abbellito con ricami, incisioni o pitture; poi vennero Lutero, Calvino e Zwingli e il tempo divenne un bene economico, un bene che si poteva comprare o vendere con il nuovo dio: il denaro.

Se cinquant’anni fa non c’era tempo per fare quasi nulla oggi è peggio, siamo sempre in ritardo e le nuove tecnologie ci pressano continuamente per essere aggiornati, rispondere a messaggi, chat e al telefono. E se non si cambia qualcosa non pare che il futuro sarà migliore.

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Limiti mentali alla creazione di moneta

Quattro secoli fa Galilei presentò alla Serenissima Repubblica di Venezia il cannocchiale, uno strumento che, pur non avendolo inventato lui, grazie ad alcune sue migliorie era in grado di far avvistare terra o una flotta nemica prima e meglio di quanto fosse possibile ad occhio nudo.

Preparato lo strumento su una finestra i saggi e i politici della Repubblica guardarono nell’oculare ma, mentre alcuni vedevano una nave entrare in laguna, altri non vedevano nulla.

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La scorciatoia

La fine della quarantena metterà in evidenza i problemi e la fragilità del sistema economico preesistente. L’unica soluzione è avere più soldi, ma per darli a chi? E soprattutto: come fare ad avere soldi?

Sappiamo tutti che a volte, colti da una emergenza, invece di seguire la strada maestra decidiamo di prendere una scorciatoia; accade in montagna come nel traffico cittadino. Stessa cosa accade in economia monetaria.

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Grandi navigazioni dei popoli del Mediterraneo dall’antichità alla Roma Imperiale

Questo libro tratta di alcune grandi navigazioni oceaniche compiute migliaia di anni fa da Sumeri, Babilonesi, Fenici, Greci, Egizi e Romani.

E’ la prova che grazie alla navigazione per mari e oceani i popoli sono sempre stati collegati fra loro e mai separati.

Nota per il lettore

Nelle pagine che seguono non si parla di nuove teorie, non si espongono scoperte archeologiche, non c’è nulla che non si possa trovare nei libri e negli articoli che sono già stati pubblicati.  Nelle prossime pagine sono solamente stati raccolti studi, informazioni e ricerche già esistenti e il tutto è stato ordinato seguendo una linea temporale. Nelle prossime pagine non compaiono cose nuove ma solamente guardate con occhi nuovi.

Da tutto ciò è emersa una visione della storia delle navigazioni dei popoli mediterranei che, contrariamente a quanto si possa credere, navigavano non solamente lungo costa ma attraversavano mari ed oceani millenni prima della così detta Epoca delle Grandi Navigazioni della fine del Medio Evo.

A chi non vuole dubitare delle proprie convinzioni, o solamente metterle in crisi, consigliamo di richiudere il libro: ha già letto abbastanza.

A chi con speranza e sprezzo del pericolo continuerà: buona lettura.

Copyright ©galileoferraresi – Selfpublishing, Bologna, Ottobre 12019

REPERIBILE DIRETTAMENTE dall’AUTORE

Salvare Venezia

Venezia sta sprofondando nel mare e il “fenomeno” dell’Acqua Alta, che mezzo secolo fa era un evento eccezionale, ora è quasi la normalità. Situazione ineluttabile, naturale o conseguenza del comportamento umano? 

Quando mille anni fa gli abitanti di Malamouco videro che per l’abbassamento della terra la loro città iniziava a sprofondare in mare l’abbandonarono e si rifugiarono sulle Isole Reatine, quelle in cui sorge ora Venezia, che erano molto più alte della laguna circostante. Per meglio proteggerle dall’erosione questi antichi veneziani decisero di palificare le isole: andarono in giro per i monti trentini e friulani e per le isole dell’odierna Croazia e tagliarono milioni d’alberi d’alto fusto che poi piantarono attorno alle isole e che usarono anche come base per costruire su qualcosa di solido le case e i palazzi. Tra le varie isolette lasciarono il passaggio per i canali che divennero le vie di comunicazione di questa città nata e cresciuta sull’acqua e dove non esistevano cavalli e carrozze ma solo barche.

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La moneta di facebook

Il 17 giugno Mark Zuckerberg ha presentato al mondo intero Libra, la nuova cripto valuta che sarà in esercizio tra un anno. Sapendo che Marck si muove solo per i propri interessi vediamo alcuni aspetti di Libra, sarà il lettore a stabilire quali siano i Buoni, i Brutti e i Cattivi della nuova idea di questo amato sionista.

Libra, una moneta virtuale di livello planetario pensata dal fondatore di Facebook

Iniziamo dal nome: Libra. Esattamente lo stesso nome della moneta coniata ed imposta da Carlo Magno 1.200 anni fa, e qui un poco di megalomania del fondatore di Faceboock ci sta, ognuno ha un proprio modello di riferimento e Marck ha scelto il suo: Carlo Magno, il fondatore dell’Impero dei Romani. 

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