Nella misura in cui lo Stato cresce l'individuo si sminuisce.
Gòmez Dàvila
Era il 28 giugno 1914 quando uno studente serbo, Gavrilo Princip, convinto di battersi contro l’oppressione dell’Impero Austro Ungarico, uccise a Sarajevo il principe ereditario della casa asburgica Francesco Ferdinando e sua moglie. Dopo oltre un secolo i libri di storia faticano ancora a
giustificare l’escalation che, partendo da un omicidio per una questione locale tra l’Impero Austro Ungarico coi separatisti serbi, portò alla Prima Guerra Mondiale. Anche i contemporanei faticarono a comprenderne l’importanza e le conseguenze, nessuno lo vedeva come un pericolo per la pace e i maggiori giornali inglesi definirono le prime azioni militari La guerra delle vacanze di agosto. Nelle prossime righe cercherò di dare alla Prima Guerra Mondiale una lettura differente, meno poetica e patriottica e più monetaria.