Navigazioni Medioevali

Dopo l’incredibile successo di “Grandi navigazioni dei popoli del Mediterraneo, dall’antichità alla Roma imperiale” (in corso la 3° ristampa), prosegue lo studio della storia della navigazione con l’uscita di “Navigazioni Medioevali. Dall’impero romano al 1500”.

Dalla fine dell’Impero romano d’Occidente per secoli in tanti sono andati in America, alcuni attraversando Atlantico e altri il Pacifico, finché all’improvviso, e senza un apparente motivo, arriva dal Portogallo un naufrago chiamato Cristoforo Colombo. La regina di Castiglia lo nomina Ammiraglio del Mare Oceano e gli da non una ma ben tre navi per andare in America. Perché? Perché a lui? Perché allora? Chi l’ha veramente scoperta e le diede il nome America?  Chi fece sparire le carte dove appariva l’America prima del 1492 e perché? Cosa si nasconde dietro uno dei più grandi imbrogli della storia?

Continua così il grande viaggio della storia nella navigazione che a partire dal primo volume “Grandi navigazioni dei popoli del Mediterraneo, dall’antichità alla Roma imperiale” intende esplorare metodi e strumenti dell’arte della navigazione dei popoli, dall’antichità ad oggi.

In uscita: Aprile 2021

Ordinabile in Libreria, Amazon o direttamente all’autore con dedica personalizzata.

Prezzo: 19€ – Codice Isbn: 9791220325240

Limiti mentali alla creazione di moneta

Quattro secoli fa Galilei presentò alla Serenissima Repubblica di Venezia il cannocchiale, uno strumento che, pur non avendolo inventato lui, grazie ad alcune sue migliorie era in grado di far avvistare terra o una flotta nemica prima e meglio di quanto fosse possibile ad occhio nudo.

Preparato lo strumento su una finestra i saggi e i politici della Repubblica guardarono nell’oculare ma, mentre alcuni vedevano una nave entrare in laguna, altri non vedevano nulla.

….“Limiti mentali alla creazione di moneta”

Grandi navigazioni dei popoli del Mediterraneo dall’antichità alla Roma Imperiale

Questo libro tratta di alcune grandi navigazioni oceaniche compiute migliaia di anni fa da Sumeri, Babilonesi, Fenici, Greci, Egizi e Romani.

E’ la prova che grazie alla navigazione per mari e oceani i popoli sono sempre stati collegati fra loro e mai separati.

Nota per il lettore

Nelle pagine che seguono non si parla di nuove teorie, non si espongono scoperte archeologiche, non c’è nulla che non si possa trovare nei libri e negli articoli che sono già stati pubblicati.  Nelle prossime pagine sono solamente stati raccolti studi, informazioni e ricerche già esistenti e il tutto è stato ordinato seguendo una linea temporale. Nelle prossime pagine non compaiono cose nuove ma solamente guardate con occhi nuovi.

Da tutto ciò è emersa una visione della storia delle navigazioni dei popoli mediterranei che, contrariamente a quanto si possa credere, navigavano non solamente lungo costa ma attraversavano mari ed oceani millenni prima della così detta Epoca delle Grandi Navigazioni della fine del Medio Evo.

A chi non vuole dubitare delle proprie convinzioni, o solamente metterle in crisi, consigliamo di richiudere il libro: ha già letto abbastanza.

A chi con speranza e sprezzo del pericolo continuerà: buona lettura.

Copyright ©galileoferraresi – Selfpublishing, Bologna, Ottobre 12019

REPERIBILE DIRETTAMENTE dall’AUTORE

Salvare Venezia

Venezia sta sprofondando nel mare e il “fenomeno” dell’Acqua Alta, che mezzo secolo fa era un evento eccezionale, ora è quasi la normalità. Situazione ineluttabile, naturale o conseguenza del comportamento umano? 

Quando mille anni fa gli abitanti di Malamouco videro che per l’abbassamento della terra la loro città iniziava a sprofondare in mare l’abbandonarono e si rifugiarono sulle Isole Reatine, quelle in cui sorge ora Venezia, che erano molto più alte della laguna circostante. Per meglio proteggerle dall’erosione questi antichi veneziani decisero di palificare le isole: andarono in giro per i monti trentini e friulani e per le isole dell’odierna Croazia e tagliarono milioni d’alberi d’alto fusto che poi piantarono attorno alle isole e che usarono anche come base per costruire su qualcosa di solido le case e i palazzi. Tra le varie isolette lasciarono il passaggio per i canali che divennero le vie di comunicazione di questa città nata e cresciuta sull’acqua e dove non esistevano cavalli e carrozze ma solo barche.

….“Salvare Venezia”

Gli italiani che fecero l’impresa

La Seconda Guerra Mondiale era finita e col trattato di pace del 21 marzo 1947 l’Italia, oltre a dover pagare 360 milioni di dollari ai vincitori, perdeva le colonie in Africa (Libia, Somalia, Etiopia ed Eritrea), i possedimenti in Cina, passava alla Francia alcuni territori di confine, consegnava alla Grecia Rodi e le altre isole del Dodecanneso di fronte alla Turchia, dava all’Albania l’isola di Saseno e alla Jugoslavia l’Istria, la città di Zara, le isole costiere e una fetta di confine fino a Gorizia. Oltre a tutto ciò l’Italia perdeva anche la città di Trieste, per la quale erano morti oltre seicentomila soldati italiani durante la prima guerra mondiale, che diventava Territorio Libero di Trieste sotto il controllo delle Nazioni Unite.

….“Gli italiani che fecero l’impresa”

L’elica

Giriamo la chiave, il motore si accende, ingraniamo l’invertitore e la barca comincia a muoversi, ma perché si muove? Semplice: perché l’elica gira e con la sua rotazione muove la barca. L’elica è una macchina semplice che compare nella storia umana da millenni, esempi sono la vite senza fine di Archimede e le eliche per alzarsi in volo nei disegni di Leonardo, ma mai nessuno aveva pensato di applicare questo principio alla propulsione marina finché un giorno….e qui comincia la storia della nostra elica.

….“L’elica”

La barca “sicura”

Sono mesi che assisto a infinite discussioni sulla “barca sicura” ma non mi è chiaro cosa significhi “sicura” e tanto meno se la sicurezza sia, o debba essere, l’elemento principale di un’imbarcazione. Per i polinesiani una canoa è sicura quando il bilanciere la rende stabile e, entro certi limiti, inaffondabile. …

La coperta in teak

Nell’occidente la scoperta del teak iniziò un paio di secoli fa.  Può sembrare strano ma ci fu un tempo, durato alcune migliaia d’anni, durante il quale si navigava per commerciare e spostarsi e le coperte delle imbarcazioni non erano in teak. E’ vero che allora non esistevano quasi le imbarcazioni …

La gravità e le maree

Da quando A. Einstein ha introdotto la Teoria della Relatività Generale lo spazio, che per Newton era vuoto e non influenzava minimamente il movimento degli astri, si è riempito di una rete di forze tra le quali c’è la gravità, una forza che non solo attrae ma determina e curva …