La medaglia dell’infamia
Il 25 agosto 1933, fu coniata questa medaglia che vede su una faccia la svastica nazista e sull’altra quella che alcuni chiamano Stella di David[1].

Con questa medaglia si sanciva la comune determinazione, nazista e sionista, per la realizzazione di un mondo basato sulla purezza razziale e l’eliminazione degli impuri e dei non aderenti alle razze dominanti che per loro erano la tedesca e l’ebraica.
“La nostra nozione di nazionalità ebraica contempla una chiara e sincera relazione con il popolo tedesco e le sue realtà nazionali e razziali. Proprio perché non vogliamo falsificare questi fondamenti, perché anche noi, siamo contro il matrimonio misto e per il mantenimento della purezza del gruppo degli ebrei”, così si esprimeva uno dei padri del sionismo e del sedicente Stato di Israele Vladimir Jabotinsky.
Nei primi due anni dall’avvento dei nazisti al potere gli ebrei furono incentivati economicamente a lasciare la Germania e ad emigrare in Palestina poi, visto che con le buone maniere la stragrande maggioranza non voleva lasciare la terra, le aziende e le case dove abitavano da generazioni, dove si erano integrati e avevano amici, il 15 settembre 1935 a Norimberga i nazisti passarono alle maniere più dure ed emisero le Leggi razziali con le quali limitarono sempre più la vita degli ebrei in Germania. Come segno del cambio di politica la medaglia fu abolita.
Le medaglie furono emesse perché le ideologie nazista e sionista erano uguali, entrambe erano basate sulla superiorità della loro razza e sull’eliminazione fisica degli oppositori e dei non puri ma, mentre quella nazista è stata criticata, e in parte sconfitta, quella sionista non è cambiata anzi, forte del ruolo di vittima dei Lagher, si è sempre più rafforzata al punto che oggi ogni critica a Israele viene ferocemente criticata sia negli Usa che in Italia. Le conseguenze di ciò si manifestano da un secolo in tutto il mondo e soprattutto in Palestina dove un popolo, colpevole di essere di origini semitiche e di abitare da millenni quella terra, viene sistematicamente cacciato, ferito, imprigionato e ucciso da persone provenienti in massima parte dall’est europeo, e quindi non semite, che accusano i semiti palestinesi di essere “antisemiti”.
Il bue che dà del cornuto all’asino e noi, senza aprire gli occhi, gli crediamo.
Galileo
Ferraresi
[1] La Stella di David non è una stella ma la sovrapposizione di due triangoli equilateri ed è il simbolo del sionismo. Questo simbolo era usato già 5.000 anni fa dai Cananei ed era chiamato Stella di Remfan e simboleggiava il dio Baal al quale i Cananei dedicavano sacrifici umani.
La religione ebraica non ha mai usato questo simbolo ma sempre e solo il candelabro a sette bracci, detto Menorah, in cui ogni braccio rappresenta uno dei giorni della creazione biblica del mondo.